...dunque, Dani lavora troppo, Luca studia parecchio ed e` terrorizzato dagli esami e dal militare, Paolino creca lavoro negli stabilimenti chimici dell'ex urss ed io corro da una parte e l'altra della citta`riuscendo ad essere sempre in ritardo...
Le mille traiettorie si incrociano in sala, due ore chiusi a parlar di note ed intenzioni. Non e` affatto facile e quel che abbiamo ce lo siamo presi, strappato dai ritmi che ci rincorrono, ci sediamo e ci ascoltiamo mentre suoniamo.
Poco fa ho letto un comunicato della nuova casa occupata dai nostri amichetti, 4o.42, dice che se milano non e` stata pensata per noi, noi pensiamo a milano...e ancora una volta mi chiedo se la determinazione nostra a voler altro, a voler tutto, a lottare per essere, a suonare per farlo, a parlare per dire, a camminare per muoversi non sia la risultante di quelle forze che singolarmente andrebbero ad annullarsi, ma solo nell'icrocio, nei nodi, in quei momenti scelti per essere unidirezionali nelle intenzioni, si sommano e creano questi urli sinfonici che sono le autoproduzioni. Mi chiedo , cioe`, se e` fortuna quella di esser capitati insieme ai miei fratelli, o se una prefigurazione comune ci ha uniti funzionalmente.
boh, comunque non ho dubbi sul fatto che per avere delle cose bisogna farsele, costruirsele. Luca disse:"se ti piace il cinema, vacci".
Nella sua tautologica verita` esprime forse meglio cio' che intendo.