27.04 (D) Ochtrup @ Juz Hubi
Ecco come va in tour... Al primo concerto sei in gita.
Ti ubriachi e sbocchi dal finestrino. Al secondo e al terzo mangi schifezze e ti senti il capo del mondo. Al quinto giorno hai un buco così nello stomaco e vorresti solo tornartene a casa, abbracciare il tuo frigo e continui a chiederti senza risposta: "... chissà che cosa fanno alla televisione stasera..."
Ma il settimo giorno (il sesto di solito è un day off) resusciti e capisci che stare in tour non è una dimensione passeggera, ma la vera ALTERNATIVA.
Arriviamo a Ochtrup dopo un tormentato week end olandese/belga e una data assolutamente sopra le aspettative a Mechelen.
Ochtrup sembra realmente in mezzo al nulla.
Un paesino ritagliato tra grosse distese di campi verdi, tutt'intorno, pascoli e prati che straboccano di stupendi piccoli fiori gialli. Un punticino sulla cartina qualche centinaio di chilometri sopra Munster, a un passo dal confine olandese.
Ma Ochtrup è troppo piccola e troppo "a ovest" per riceverne una qualsiasi influenza.
Troppo immersa nella campagna.
La Germania è così. E' tante città attaccate l'una all'altra e poi tantissimi piccoli centri, dove non penseresti mai che a qualcuno possa interessare il punk e dove scopri che il punk qui ha più senso di esistere che a casa tua.
Il Juz Hubi non è uno squat, ma non è neanche un locale, piuttosto un centro giovanile, o come lo chiamano qui uno "Jugendkultur-Café", roba che in Italia eviteremmo come la peste, ma semplicemente perchè in Italia non potrebbe mai esistere un centro di aggregazione giovanile come questo.
Ad animarlo c'è questo tipo strano sulla trentina, corporatura robusta, capelli rossi e bandana rossa in testa. No, non è Corrado, ma un pò ce lo ricorda e già per questo ci sta simpatico.
Si fa chiamare "Madness" ed è il local promoter qui, anche se in realtà il suo lavoro all'interno del centro è più quello dell'educatore. Effettivamente guardandoci attorno, vediamo che non c'è nessun ragazzo che supera i 18 anni... al bancone, al mixer, alle prese con i tavoli da spostare per preparare la sala concerto.
L'Hubi è insomma una scommessa del sistema, che destina una parte dei suoi soldi a posti come questo dove fanno suonare i Minnie's, ma fanno anche teatro, insegnano musica, e fanno letteratura. Reading come quello che - ci spiega Madness - ha fatto qualche mese fa Lee Hollis (l'ex cantante degli Spermbirds) e poi i concerti ... Sommerset, Bambix, Peter Pan Speed Rock.
Saliamo su e suoniamo il nostro set . Sudiamo, facciamo le facce, Yuri diventa paonazzo, Paolino perde le bacchette e Dani sbatte col basso contro la mia chitarra. Tutto normale insomma. Io canto e guardo in faccia questi ragazzi chiedendomi chissà che capiranno di tutte queste parole italiane... Loro muovono la testa compiaciuti, noi ricambiamo. Certe volte il concerto lo fai tu, certe altre lo fanno quelli che vengono a vederti. Questa è una di quelle serate in cui scendi e sai di non aver fatto al 100% il concerto che avresti voluto, ma sai che a volte la musica non è al primo posto. A volte c'è qualcos'altro che si prende la parte di protagonista: la gente.
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