mercoledì 30 giugno 2004

sempre morte all'indierock e all'emo
FEET FUCKIN!

lunedì 21 giugno 2004

Oggi "Un'estate al freddo" compie un anno.
In questo preciso istante lo stavamo suonando a Smokers in anteprima, nel primo giorno d'estate.

Sono di natura una di quelle persone che ama guardare ai ricordi con una frequenza che sfiora la malattia e si sa, non fa mai bene guardarsi troppo indietro.
Soprattutto bisogna imparare a distinguere tra i momenti della propria vita e riconoscere quelli "determinanti" per non confonderli con gli altri, semplicemente "buoni".
Ma il nostro concerto a Smokers, il 21 giugno del 2003 è uno di quei ricordi che vanno tenuti vivi, celebrati addirittura.

Ci sono persone che non ho più rivisto dopo quella sera, e persone che io e gli altri abbiamo visto con "occhi diversi" solo dal giorno dopo. Relazioni, amicizie, sguardi che hanno preso una direzione differente o nuova a partire da quel momento.
E poi c'è Smokers, un collettivo che esiste ancora, anche se diversamente da allora, sempre con una grande umanità. Ma che diversamente, allora, pulsava forte. Magari solo perchè ne eravamo più attori, o forse perchè, REALMENTE, per un breve tempo della nostra vita, abbiamo pensato che quella dimensione sarebbe durata per sempre.

Un anno dopo invece il Bulk è sotto sigillo e noi abbiamo lasciato "le nostre mura" per andare a scoprire che succedeva di fuori.

A un anno di distanza non siamo arrivati alla fine della storia, ma a un nuovo punto di svolta.
E' l'estate che ci mette di fronte a nuove scelte e a nuove possibilità.
Il Bulk ha la sua battaglia per mantenersi vivo, e non per mantenerne solo vivo il ricordo, e noi, dopo aver vissuto esperienze inimmaginabili solo 12 mesi fà, dobbiamo decidere cosa vogliamo fare "da grandi".

Il 21 ottobre prossimo fanno 10 anni dal nostro primo concerto. Ecco un'altra data da celebrare. Questa volta senza piscine gonfiabili, sabbia e fuochi accesi. Ma con la voglia di richiamare con noi chi ci è stato più vicino, chi ha condiviso la nostra storia, come i nostri ex batteristi (ed uno in particolare, al quale dobbiamo moltissimo e non siamo mai stati capaci di dimostrarglielo).

Andare sempre avanti con la voglia di guardarsi indietro...
stando bene attenti a non farsi venire il torcicollo.

domenica 13 giugno 2004

lunedì 24 maggio 2004

27.04 (D) Ochtrup @ Juz Hubi

Ecco come va in tour... Al primo concerto sei in gita.
Ti ubriachi e sbocchi dal finestrino. Al secondo e al terzo mangi schifezze e ti senti il capo del mondo. Al quinto giorno hai un buco così nello stomaco e vorresti solo tornartene a casa, abbracciare il tuo frigo e continui a chiederti senza risposta: "... chissà che cosa fanno alla televisione stasera..."

Ma il settimo giorno (il sesto di solito è un day off) resusciti e capisci che stare in tour non è una dimensione passeggera, ma la vera ALTERNATIVA.

Arriviamo a Ochtrup dopo un tormentato week end olandese/belga e una data assolutamente sopra le aspettative a Mechelen.

Ochtrup sembra realmente in mezzo al nulla.
Un paesino ritagliato tra grosse distese di campi verdi, tutt'intorno, pascoli e prati che straboccano di stupendi piccoli fiori gialli. Un punticino sulla cartina qualche centinaio di chilometri sopra Munster, a un passo dal confine olandese.
Ma Ochtrup è troppo piccola e troppo "a ovest" per riceverne una qualsiasi influenza.
Troppo immersa nella campagna.

La Germania è così. E' tante città attaccate l'una all'altra e poi tantissimi piccoli centri, dove non penseresti mai che a qualcuno possa interessare il punk e dove scopri che il punk qui ha più senso di esistere che a casa tua.

Il Juz Hubi non è uno squat, ma non è neanche un locale, piuttosto un centro giovanile, o come lo chiamano qui uno "Jugendkultur-Café", roba che in Italia eviteremmo come la peste, ma semplicemente perchè in Italia non potrebbe mai esistere un centro di aggregazione giovanile come questo.
Ad animarlo c'è questo tipo strano sulla trentina, corporatura robusta, capelli rossi e bandana rossa in testa. No, non è Corrado, ma un pò ce lo ricorda e già per questo ci sta simpatico.

Si fa chiamare "Madness" ed è il local promoter qui, anche se in realtà il suo lavoro all'interno del centro è più quello dell'educatore. Effettivamente guardandoci attorno, vediamo che non c'è nessun ragazzo che supera i 18 anni... al bancone, al mixer, alle prese con i tavoli da spostare per preparare la sala concerto.

L'Hubi è insomma una scommessa del sistema, che destina una parte dei suoi soldi a posti come questo dove fanno suonare i Minnie's, ma fanno anche teatro, insegnano musica, e fanno letteratura. Reading come quello che - ci spiega Madness - ha fatto qualche mese fa Lee Hollis (l'ex cantante degli Spermbirds) e poi i concerti ... Sommerset, Bambix, Peter Pan Speed Rock.

Saliamo su e suoniamo il nostro set . Sudiamo, facciamo le facce, Yuri diventa paonazzo, Paolino perde le bacchette e Dani sbatte col basso contro la mia chitarra. Tutto normale insomma. Io canto e guardo in faccia questi ragazzi chiedendomi chissà che capiranno di tutte queste parole italiane... Loro muovono la testa compiaciuti, noi ricambiamo. Certe volte il concerto lo fai tu, certe altre lo fanno quelli che vengono a vederti. Questa è una di quelle serate in cui scendi e sai di non aver fatto al 100% il concerto che avresti voluto, ma sai che a volte la musica non è al primo posto. A volte c'è qualcos'altro che si prende la parte di protagonista: la gente.

giovedì 22 aprile 2004

"The Sing Along Experience - Tour Diary"

1st day - Würzburg Immerhin

Dani lo aveva promesso.
E lo ha fatto.

21 giorni di party...

Il primo mattone lo abbiamo messo ieri sera, dopo una serata iniziata cosí cosi.
il posto dove abbiamo suonato e' l´Immerhin di Würzburg.
Arriviamo verso le sette e mezza dopo una giornata di viaggio sul nostro "nuovo" furgone.
La prima cosa che vediamo entrando nel vialetto del posto e' una bella insegna di un centro di aggregazione della chiesa evangelista,
con una croce grossa cosi. Bene!

Pensiamo a un errore, ma l'insegna e la via coincidono. Non ci sono cazzi. Stasera ci tocchera' suonare in un oratorio di merda.
Grazie a DIO, dopo un primo momento di sconforto, vediamo spuntare da un angolino in basso, un tizio coi capelli decolorati e la felpa dei Boy Sets Fire.
In realta' proprio sotto l'oratorio c'e un piccolo squat. (Solo in Germania possono succedere di queste cose...)

Il posto e ovviamente fighissimo. Palco piccolo in legno. Sala del concerto mini e un bar come si deve.

Giusto il tempo di provare la nuova batteria di Paolino (si e comprato una Pearl tutta nera cromata... e' proprio zarro dentro)
che mangiamo il primo pastone del tour: patate + mais + formaggio + fagioli, piselli, zucchine - tutto insieme evvai).

Quando iniziamo a suonare nella sala non c'e nessuno.
Non che ci sono 2 o 3 cristiani.
NON C'E' NESSUNO.

Ci vuole un bella intro di Paolino per richiamare l'attenzione. E Goofy suonata come nelle migliori occasioni. La sala si riempie e ci prendiamo bene. Seguono i nostri primi 10 pezzi del Tour con un caldo che manco a luglio.
A proposito, in Germania fa piu' caldo che in Italia... Perche'?

Ci chiedono due bis, dopodiche' siamo di nuovo a bere.
Dani ormai e' talmente a suo agio nella funzione di "uomo merchandise" che per una contrattazione, ci costringe a risalire sul palco per altri 2 pezzi per vendere 2 magliette in piu. Si, siamo come un jukebox.
C'e' anche il tempo per abbozzare una cover di "Minor Threat".

Attenzione:
Dopo di questo non ricordiamo piu' nulla se non:
- Io che mi metto a fare "White Russian" a caso al bar.
- Dani che si taglia una mano appoggiandosi a un vetro.
- Paolino che siccome si annoiava (?!) si e' ubriacato da fare schifo e ha sboccato alla grande.
- Dani che fa stage diving nel tavolino dove eravamo seduti e mi rovescia completamente addosso il Cuba che mi ero appena fatto.

Sono le 3 e mezza che usciamo dal locale. Un po' di teppismo e siamo a letto.

Oggi siamo a Norimberga coi Terrorgruppe - abbiamo del Chianti per loro.
Temo molto per quello che potra' succedere visti i precedenti.

Yo.
Luca

giovedì 18 marzo 2004

solo 4 parole: santtiddio che male! maronna!

giovedì 26 febbraio 2004

e' stato più che registrare tre pezzi. e' stato vivere ore e momenti con persone conosciute, ma forse mai conosciute nel vero intimo. e' stato lavorare con una persona veramente incredibile. non sono stati rimproveri, ma spinte a tirare fuori il meglio di noi.
sono stati brividi di freddo e risate calde. sono stati sorrisi e brividi sulla pelle.
è stato qualcosa che nessuno potrà mai capire.
è stato qualcosa che non si può spiegare.
qualcosa che non si vuole spiegare, perchè sarebbe come dare le perle ai porci.
porci con una frangetta.

venerdì 20 febbraio 2004

..dunque...registrare tre pezzi nuovi???!!!
ahh...come faceva quel giro?....la..la..la sol..laaa..du du duuu
no..forse era....sol laa..du duuu du.....tu pa tutu ppa
comunque per la sezione archi e il clavincellista non c'e` problema, un po' di incertezza sull'oboe..credo sia ancora sommerso(S.Quasimodo).
come diceva quello...."tra lo scrivere e il vivere e` solo una questione di chilometri"...e l'altro rispondeva.."non e` ancora correre ma e` gia` muoversi in fretta"...
registreremo quello che abbiamo imparato a vivere.

giovedì 19 febbraio 2004

ho cosi' tanto da fare, che mi sono fatto un blog.
'aronna
http://cheduecoglioni.blogspot.com
mah.. momenti un po' cosi'..
Whoops I OD'd, shortness of breath, call ambulance, tell my wife i love her
error in judgement cut my life, no second chance,no guiding light
i never meant to cause you pain
i never thought i'd be the one who took the fall
i got lost in the moment, assholes like to test the limit

six minutes down, breathing machine, brain not feel right
the look on you is killing me, drowning in shame
but don't feel bad, cuz i never feard consequences
hate regrets more than apologies

a year has passed, like photographs, my life is just
a scrapbook of old friends and faded memories
looks like i pulled the rug out from under myself
the falls too much for me to recover from

it's been real fun but now i must say goodbye, I'll see you all at Okie Dogs

venerdì 6 febbraio 2004

è finita l'epoca delle goliardate all'animal house. dopo un mese di esercizio fisico a tirare su secchielloni da 6 kili l'uno, sono pronto a darvi mazzate.
UATTA' vi distruggo.. che poi dobbiamo metterci sotto alla copertina tigrata a fare limonino.
cazzo ridi!?...con lo scherzo che ti ha fatto madre natura...

mercoledì 4 febbraio 2004

ahahahahahahahhahahahahhhaha post dell'anno ahahahahahahaha

giovedì 8 gennaio 2004

è ora che l'emo e l'indie della merda, muoiano o perlomeno, che spariscano dal punk rock

mercoledì 7 gennaio 2004

dove vuoi che sia? qui a sentire Punk in drublic che è uscito nel 1994 e a pensare che sono già passati 10 anni. io mi do alla Polka.

martedì 6 gennaio 2004

...ma paolino dove cazzo e`?
ormai e`un'altro anno.
scivolato via come due parole,
aspetto che inizi.
nulla e`come lo hai prefigurato,
per fortuna.